I campi dei campioni in Irlanda del Nord
C'è un motivo per cui l'Irlanda del Nord ha prodotto così tanti golfisti leggendari, basta guardare in quali campi sono cresciuti!
Dove campi degni di un re incontrano la costa dei giganti, alcuni dei migliori green sono calcati dai golfisti più talentuosi. Prima di viaggiare in lungo e in largo con lo sport che li ha resi famosi, Rory McIlroy, Graeme McDowell e Darren Clarke sono cresciuti proprio qui in Irlanda del Nord e il loro amore per i campi di casa, tra cui Royal Portrush, che ospiterà il 153° Open nel 2025, è facile da condividere.
Rory McIlroy
Il bambino prodigio conosciuto come Wee Mac aveva grandi sogni quando, per la prima volta, impugnò una mazza da golf nella Contea di Down.
Esplora giorno 1Dove tutto ebbe inizio: Holywood
Non si può sfuggire all'atmosfera che parla di McIlroy nel suo club di casa, l'Holywood. L'impronta di McIlroy è ovunque, sul campo e fuori. Dopo essere diventato il più giovane membro di sempre all'età di sette anni, il quattro volte campione ha maturato un vero amore per il club e torna a giocarci ogni volta che può. Con le sue 18 buche, le sconfinate viste sul Belfast Lough e la promessa di una partita completa in meno di tre ore, Holywood si conferma come un delizioso percorso adatto ai golfisti più giovani ed è sede delle Irish Junior Open Ulster Series. Se vuoi ispirare i tuoi figli, questo campo è perfetto per tutta la famiglia.
11 km
Il bellissimo Belvoir Park
Un po' meno conosciuto di altri, ma non per questo meno bello, Belvoir è considerato da McIlroy un "grande campo da parkland... situato in una posizione ideale": un posto dove giocherà un giro al mattino con i suoi amici, prima di rilassarsi negli splendidi dintorni mangiando un boccone. Belvoir, sta per spegnere 100 candeline, e fu progettato dal leggendario designer del golf Harry Colt (portano la sua firma anche i percorsi del Royal Portrush e del Royal County Down) e la sua maestria si fa notare nell'impegnativo gruppo dei par 4. Il Belvoir, che si estende per 163 acri, fino ad oggi ha già ospitato gli Irish Open, l'Irish PGA e l'Irish Close. Quale sarà il prossimo torneo?
6 km
Belfast in fermento
Nessun viaggio in Irlanda del Nord è davvero completo senza una visita a Belfast: vivace, rumorosa, orgogliosa e ricca di energia. Decorata da coloratissima street art e murales a sfondo storico, è equamente artistica e sincera. Un Black Taxi Tour è un ottimo modo per conoscere il leggendario passato di Belfast attraverso le parole dei tassisti del posto. Ma ci sono anche cose più leggere: la gente del posto è brillante, ama divertirsi e mette entusiasmo in tutto quello che fa, dal cibo alla commedia. Non ci credi? Vai a vedere un concerto al The Black Box, prima di provare i piatti premiati dalla Michelin all'OX o al The Muddlers Club; oppure passa la mattina presto a mangiare l'ottimo cibo locale al St George's Market.
Se hai più tempo:
Non puoi perdere il Titanic Belfast, il museo che sorge nel punto esatto in cui fu costruita la nave dei sogni. Già nominata "Attrazione turistica leader nel mondo" ai World Travel Awards, questa è un'esperienza che ti accompagnerà per molto tempo dopo il ritorno al campo da golf.
46 km
Darren Clarke
Ci sono voluti 54 tentativi prima che Clarke riuscisse finalmente a vincere un campionato nel 2011, ma da allora è diventato una stella del golf. E tutto è iniziato a Dungannon
Esplora giorno 2Non sbagliare a Dungannon
C'è un solo modo per farlo: Dungannon è il paese natale di Darren Clarke, qui è cresciuto ed è questo il club in cui ha affinato le sue abilità golfistiche. Fondato nel 1890, è uno dei più antichi percorsi dell'isola e da allora ha affrontato molteplici cambiamenti tra cui la trasformazione da un campo a 9 buche a uno a 18. Recentemente ridisegnato con l'aiuto dello stesso Clarke, da cui prende il nome la buca 9 par 3, il campo ha le sue impronte ovunque. Amichevole, accogliente e divertente, questo percorso 72 par è l'ideale per una partita all'insegna del relax.
32 km
Meraviglie dell'età del bronzo
Non c'è niente di meglio della Oxford Island Nature Reserve per un'interazione ravvicinata e personale con la flora e la fauna autoctona dell'Irlanda del Nord. Adagiata sulle rive del Lough Neagh, la riserva ospita numerose specie rare di uccelli e altri animali, tra cui poiane, falchi pescatori, toporagni pigmei e lontre, oltre a un folto bosco e incantevoli fiori selvatici. Se vuoi risparmiare energia, non limitarti ad ammirare il panorama: puoi passeggiare lungo i sentieri, andare un po' a pesca, partecipare a laboratori di arte oppure osservare i cieli stellati: scoprirai tutto un altro aspetto dell'Irlanda del Nord. Spostandoti un po' di più verso nordovest troverai i Cerchi di pietra di Beaghmore. Questi monumenti megalitici meritano sicuramente una visita se siete appassionati di storia. La consapevolezza che questi cerchi di pietra perfetti siano stati realizzati da mani dell'Età del Bronzo, ossia fino a un massimo di 5.000 anni fa, è qualcosa di sconvolgente.
Da non perdere:
Dopo una giornata di golf non c'è niente di meglio di un buon pasto e l'Irlanda del Nord è il paradiso dei buongustai. Al Wee Paddy's, a meno di 10 minuti di auto da Oxford Island, troverai ottimi e genuini piatti da bistrò.
87 km
Eleganza regale al Royal Portrush
Gli appassionati sapranno che Clarke ama i campi da golf, che definisce “la forma più pura del gioco”, e una volta visto il Royal Portrush, capirai perché. Per molti, la scelta per il miglior percorso sull'isola tra il Royal Portrush e il vicino Portstewart è affidata al lancio di una monetina, ma se è Clarke a dover scegliere, non c'è ombra di dubbio (ha anche il suo posto macchina riservato proprio accanto all'ingresso principale). E non è solo Clarke: Rory McIlroy lo definisce il "miglior layout a 18 buche del mondo", mentre Golf.com lo colloca al 16° posto nella classifica dei 100 migliori campi da golf del mondo. Con un'estensione di 7.337 iarde, 36 buche e 62 bunker, questo percorso 71 par è il sogno di molti. Nel 2025 ospiterà il 153° Open, definito da Clarke come "il più grande e migliore torneo del mondo". Non dimenticarti di prenotare in anticipo le tue sessioni!
1 km
Graeme McDowell
McDowell ha iniziato a giocare a golf ad Antrim, sua contea natale, prima di diventare un professionista di livello e gareggiare in tornei internazionali.
Esplora giorno 3Rathmore in tutta la sua gloria
Questo piccolo percorso, perfettamente progettato, sorge all'interno del maestoso Valley Links del Royal Portrush sulla costa della Contea di Antrim. Rathmore è stato il primo club a cui McDowell si sia mai unito e una partita qui ti lascerà pieno di gioia: 6.304 iarde di puro splendore da 70 par, circondato dal paesaggio naturale più bello del pianeta. Anche se ultimamente passa meno tempo al Rathmore, McDowell continua a tornarci per offrire un giro di bevute a tutto il club dopo ogni vittoria in tour. Quindi, se calcoli bene i tempi, potresti brindare con un Campione dell'US Open!
8 km
Portstewart: è piuttosto incredibile
Non c'è dubbio: Portstewart val bene un viaggio anche se non hai mai giocato a golf in tutta la tua vita. Neanche i veri giocatori resteranno insoddisfatti: tre percorsi da 18 buche davvero unici, link con panorami mozzafiato e una storia di eccellenza fanno di questo club una meta indimenticabile. Sede dell'Irish Open nel 2017, è un percorso complicato ed esaltante, con una delle più impegnative e famose prima serie di 9 buche. Non stupisce che McDowell abbia descritto Portstewart come “una vera prova per il tuo gioco”, un bel complimento dal numero 4 al mondo!
13 km
Sulle orme dei giganti...
La Causeway Coastal Route è una di quelle strade che mette in ombra le altre. Ti chiederai come sia possibile che questa strada, che si snoda lungo l'incredibile costa settentrionale passando da attrazioni di richiamo mondiale come il fiabesco Dunluce Castle, il mozzafiato ponte di corda di Carrick-a-Rede e l'incantevole Ballintoy Harbour (che appare anche ne Il Trono di Spade ®), non sia intasata dal traffico di turisti a bocca aperta. Anche il sognante villaggio di Cushendun, che sembra uscito da una cartolina, è un vero gioiello e un richiamo a un tempo e a uno stile ormai passati. Ma è la Giant’s Causeway ad essere ricca di leggende. Le sue origini sono oggetto di discussione: i puristi dicono che si tratti di una formazione di roccia vulcanica risalente a 60 milioni di anni fa, mentre la gente del posto racconta che le 40.000 colonne di pietra esagonali furono costruite da un gigante. Non ti resta che vivere sulla tua pelle la meraviglia di questo paesaggio incredibilmente perfetto.
130 km