Un viaggio nella foresta
È affascinante ciò che si rivela quando inizi a prestare attenzione.
Il profumo potentissimo di un po' di terra umida scavata dal sottobosco, un odore caldo e scuro con profonde note speziate e una punta quasi dolce.
L'effetto curiosamente rilassante dell'acqua corrente di un torrente che scorre verso valle, fermandosi a riposare in angoli più tranquilli, aumentando la velocità su una cascatella rocciosa, ci ricorda che tutta la vita è un flusso che va da un momento a quello successivo.
Il senso di benessere che si percepisce con la schiena appoggiata su una roccia ricoperta di muschio scaldato dal sole, osservando i rami degli alberi che si allungano fino all'azzurro del cielo e il modo in cui le scanalature delle cortecce sembrano scavate da un'affilata lingua di vento invernale.
Meditazione Xhale al Ring of Gullion, contea di Armagh
Oggi, tuttavia, è la Giornata internazionale delle foreste (21 marzo) e la primavera è decisamente esplosa in questo piccolo angolo di paradiso ai piedi delle montagne Slieve Gullion nel sud della contea di Armagh.
Mi trovo nel cuore dei 141 ettari di terreno della Killeavy Castle Estate in compagnia di Ann Ward, un'appassionata guida locale e professionista accreditata di Shinrin-yoku, o "bagno nel bosco".
Attualmente apprezzata in tutto il mondo, questa pratica è stata sviluppata negli anni '80 in Giappone come risposta terapeutica ad un aumento dei livelli di stress attribuito alla disconnessione dalla natura di una società a rapida urbanizzazione e incentrata sulla tecnologia.
Bagno nel bosco al Ring of Gullion, contea di Armagh
Immergersi nella purezza dei boschiIl bagno nel bosco può essere considerato come una sorta di bagno di sole, solo che, invece di assorbire i raggi solari e la loro salutare vitamina D, si assorbono i benefici immunitari delle piante vive nel paesaggio terrestre.
E sì, puoi restare vestito. Ad essere sinceri, Ann mi ha consigliato di vestirmi a strati, così starò comodo comodo in mezzo a tutta questa bellezza.
Studi scientifici hanno scoperto che appena due ore di meditazione consapevole in un ambiente boschivo possono avere effetti misurabili sul sistema immunitario fino a un massimo di 10 giorni, mentre l'effetto positivo di un'immersione di un'intera giornata può durare un mese.
È stato anche dimostrato che questa esperienza migliori l'umore e l'energia, oltre a rafforzare la creatività e la capacità di risolvere i problemi. Altri vantaggi dimostrati includono la riduzione dei livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, la riduzione della pressione sanguigna e dei livelli di zucchero nel sangue, l'innalzamento della soglia di dolore, l'aumento della concentrazione, della memoria e della salute mentale in generale.
Il bagno nel bosco può anche essere una semplice pausa per scoprire la bellezza che ti circonda. La chiave di questa pratica di immersione consapevole nella natura è essere pienamente presenti per vivere consapevolmente l'ambiente circostante. E lo si può fare anche da soli: appena fuori Belfast, ad esempio, sotto gli imponenti faggi dei boschi di Minnowburn, le autorità locali hanno installato ad uso gratuito dei lettini per il bagno nei boschi sui quali sdraiarsi, guardare in alto e osservare il mondo con uno sguardo nuovo.
Oppure può essere un'esperienza condivisa, magari con un soggiorno direttamente nel bosco in una sistemazione magica come le nuovissime cupole geodetiche e la spa immersiva nel bosco di Finn Lough nella contea di Fermanagh, o le casette in stile rustico chic di Cabu By The Lakes nel Killykeen Forest Park, nella contea di Cavan.
In alternativa, è possibile optare per un approccio allo shinrin-yoku più strutturato, con un'immersione sensoriale guidata di due ore. Queste esperienze guidate si tengono in luoghi speciali in tutta l'isola d'Irlanda, dalle imponenti foreste sessili di quercia della Glengarrif Nature Reserve, nel West Cork, alle Courtown Woods nella contea di Wexford.
Meditazione Xhale al Ring of Gullion, contea di Armagh
Parte della bellezza di avere un professionista esperto come guida è che puoi lasciare che sia questa a occuparsi della parte razionale e di pianificazione, mentre tu potrai lasciare spazio all'emisfero destro del cervello, più intuitivo, rispondendo ai vari "inviti" rituali.
Uno dei tanti inviti che Ann mi fa durante la sessione nell'Armagh meridionale è di prendermi un po' di tempo per ascoltare adeguatamente la foresta. "Non è fantastico", dice, "non avere altro da fare se non prestare attenzione al tuo respiro e ascoltare i suoni che ti circondano?" In effetti, è un lusso raro nel nostro mondo sempre connesso, anche se tutti potremmo facilmente adattarci a una pratica personale gratuita da svolgere con regolarità.
Mentre la mia mente si acquieta, il panorama sonoro si apre intorno a me. Quel vento c'è ancora, ma oggi parla in dolci tonalità primaverili. Fruscia tra i rami vicini, portando da lontano il ritmo intermittente di un contadino che approfitta del bel tempo.
Nelle vicinanze, una mucca si lascia sfuggire un muggito; da ancora più lontano arriva l'abbaiare attutito di un cagnolino che ha tanto da dire. Sopra tutto questo, il gioioso richiamo del canto degli uccelli nativi, intrecciato con l'eloquente paululato dei pavoni che controllano questa tenuta. E al centro di tutto ciò, il mio respiro costante, leggero e tranquillo, mi ricorda che è bello essere vivo e presente in questo momento.
In linea di principio, il bagno nel bosco può avvenire ovunque tu possa immergerti nella bellezza naturale, sebbene le ricerche abbiano dimostrato che gli alti livelli di fitoncidi prodotti in particolare dagli alberi hanno un effetto antimicrobico sull'organismo che contribuisce a migliorare il sistema immunitario.
Per Ann, tuttavia, questo non è un luogo qualsiasi. C'è un'intimità con il paesaggio che oggi condivide con me: sia nel suo legame personale con il bosco che nella qualità intrinseca di quello che descrive come un "abbraccio in un paesaggio".
Il tempo si dilata e racconta storie di idilliaci giorni di infanzia, di quando andava a trovare i parenti in un cottage di montagna come quello in cui è nata la madre; di uova appena deposte e dipinte a mano da far rotolare giù per la collina in un rito pasquale; o di alimentare la fiamma nel focolare con i vecchi mantici come veniva fatto dalle generazioni passate.
Il legame spirituale e familiare di Ann con i boschi di Slieve Gullion è intriso anche di storie più antiche sulle donne e sugli uomini di questa montagna.
Killeavy Old Churches, contea di Armagh
Poco distante, sorge il sito di Killeavy Old Churches composto da un cimitero delimitato da faggi e le rovine di due piccole chiese che si danno le spalle. Fu qui che San Moninna fondò un importante convento alla fine del V secolo, stabilendosi "in una zona boschiva sotto la montagna, frequentata solo da maiali e lupi", come riporta un testo martirologico del IX secolo.
Nella storia locale viene ancora ricordato un famoso miracolo per cui un'enorme trave di legno venne trasportata misteriosamente a valle dalla cima della montagna per la quarta badessa, Derlaisre, da utilizzare come trave di colmo per la chiesa che allora era di legno. Il Convento sopravvisse a un tempestoso millennio con i saccheggi dei Vichinghi nel X secolo e i venti micidiali del XII secolo prima di essere sciolto nel 1542 da Thomas Cromwell per conto di Enrico VIII.
Slieve Gullion, contea di Armagh
Altre storie locali risalgono al mondo del mito: dopotutto, questa zona è la terra di due leggendari guerrieri della mitologia irlandese, Fionn MacCumhaill del ciclo feniano e Cú Chulainn del ciclo dell'Ulster. Fai un giro tra gli alti sempreverdi dello Slieve Gullion Forest Park Drive, oltre il Giant's Lair Children's Story Trail e lo Slieve Gullion Adventure Playpark, e percorri l'ultimo tratto fino alla cima: qui troverai la tomba a corridoio dell'Età della Pietra più alta d'Irlanda arrivata fino a noi.
Allineata al sole che tramonta nel solstizio d'inverno, che ne illumina la camera posteriore, da queste parti è conosciuta anche come la casa del mitico spirito Cailleach Beara. Nelle vicinanze si trova il lago magico in cui si dice che questa donna temuta e venerata abbia tentato un giovane Fionn MacCumhaill a fare una nuotata, per poi farlo riemergere come un vecchio. Anche se in seguito il guerriero riuscì a rompere l'incantesimo, nella sua inconfondibile criniera rimase una ciocca di capelli bianchi fino alla fine dei suoi giorni.
Tomba a corridoio di Slieve Gullion, contea di Armagh
L'intensità di questa terra precede persino l'arrivo degli esseri umani. Dalla cima di Slieve Gullion, che è ciò che rimane di un vulcano inattivo da circa 60 milioni di anni, si nota come questo paesaggio sia stato forgiato sia dal ghiaccio che dal fuoco.
Le vicine colline "ring dyke" si sono formate dalle pietre fuse nel magma fuoriuscito da varie fratture ad anello intorno alla linea di faglia; in seguito, i vari ghiacciai delle successive Ere Glaciali hanno contribuito a erodere profonde vallate all'interno di quello che oggi è il Ring of Gullion.
Lago di Calliagh Berra, Slieve Gullion, contea di Armagh
Con il passare delle epoche, queste colline hanno accolto i boschi nativi che un tempo coprivano gran parte dell'Irlanda in una foresta pluviale fitta e temperata, guadagnandosi l'antico nome di "Inis na bhFiodhbhad" o "isola boscosa" (come ho appreso dal bel volume di fotografie e testi, Under Summer Pastures: Explorations and Essays from Ireland's Temperate Rainforests, pubblicato da Hometree).
La deforestazione incrementale dell'isola è iniziata con il passaggio all'allevamento degli uomini dell'Età della Pietra 6.000 anni fa.
Sebbene il nord-est sia stato uno degli ultimi angoli dell'isola a essere disboscato, la colonizzazione dell'Ulster nel XVII secolo ha trasformato la maggior parte dei boschi rimanenti in una fonte di legno molto apprezzata per la costruzione di navi e tetti.
Aree di boschi nativi e foreste pluviali temperate sopravvivono, nell'Ulster come in altre parti dell'isola, insieme ad alberi introdotti da nuovi arrivati come gli Anglo-normanni che portarono i loro faggi, e alle recenti foreste sempreverdi di pecci di Sitka.
Brian Hooey, Mountain Ways Ireland, contea di Armagh
Il ricordo di questi antichi boschi vive nel paesaggio anche in modi più sottili, come mi racconta lo storico del territorio, accompagnatore di montagna e guida di foraging Brian Hoey di Mountain Ways Ireland. Brian conosce a fondo il Ring of Gullion e sa leggere bene i segreti della terra.
Prima della colonizzazione, racconta, "il grande bosco era talmente fitto che si dice uno scoiattolo potesse correre da Crossmaglen a Newry [quasi 30 km] senza toccare mai il terreno. Ma anche in aree che oggi hanno solo una copertura arborea leggera di sorbi, agrifogli, prugnoli selvatici e biancospini crescono ancora alcune delle antiche specie indicatrici come l'anemone dei boschi e l'ossalide, insieme a tappeti di campanule".
Sono un ricordo profumato dei boschi nativi a cui un tempo appartenevano.
Fortunatamente esistono progetti locali che sostengono lo sviluppo per il futuro di questi boschi nativi senza dimenticare di valorizzarne il passato. L'ampio programma di sostenibilità di Killeavy Castle Estate si impegna a piantare altre querce e betulle accanto a quelle già esistenti per sviluppare quello che sarà uno dei più grandi appezzamenti boschivi privati di latifoglie in Irlanda e nel Regno Unito. Nel frattempo, al Bluebell Lane Glamping di Mullaghbawn, nella vicina vallata, il tornitore Padraig Carragher sta rimboschendo 10 ettari di terreno agricolo.
Padraig ha piantato oltre 20.000 alberi nativi tra cui ontani, noccioli, sorbi, betulle e querce. Gli ospiti del glamping di Bluebell Lane o i partecipanti alle sue varie esperienze culturali e artigianali possono seguire un percorso attraverso questi alberelli di cinque anni. Tra questi, spiccano biancospini deformati dal tempo, venerati nella tradizione irlandese come alberi delle fate e associati a storie di bambini scambiati, e stagni recentissimi ma già brulicanti di vita.
I giardini di salici sono stati piantati per la cestaia locale Jeanette Keenan, che, durante il lockdown, ha aiutato Padraig nella costruzione di una casa dell'Età del Ferro con pali portanti di quercia, laterali di nocciolo, travi di sorbo e pareti di rami di salice intrecciati sotto un tetto di paglia.
Rimboschimento a Bluebell Lane, Ring of Gullion, contea di Armagh
Il rimboschimento propone quello che Padraig descrive come "un invito agli uccelli a tornare nella zona", mentre il glamping con capanne dei pastori e tende da safari incoraggia i visitatori "a lasciare la frenesia della vita ed essere presenti nel momento con una cosa sola". In altre parole, è un luogo perfetto per entrare nello stato mentale del bagno nel bosco.
Padraig organizza anche un'esperienza guidata di tornitura celtica del legno nel suo studio con vista su Slieve Gullion. I partecipanti realizzano un amuleto celtico da un ciondolo di legno autoctono su cui intagliano il simbolo del proprio mese di nascita nell'antica scrittura irlandese Ogham.
"Torniamo al periodo celtico dei Druidi, quando si veneravano le stelle, il Sole e la Luna", spiega. "Nel calendario celtico ci sono 13 mesi per i 13 cicli lunari e ciascuno di questi mesi è legato a un albero nativo".
Padraig Carragher, tornitore, Bluebell Lane, contea di Armagh
Ogni albero ha la propria grafia Ogham e una propria eco simbolica. "Betulla significa inizio, o nascita, quindi è all'inizio del calendario... e alla fine c'è il sambuco, simbolo dell'uomo più anziano che conosce tutto".
Molti alberi sono associati alla protezione: il frassino veniva usato per creare lance e frecce, l'ontano per gli scudi protettivi, mentre il sorbo, o il sorbo selvatico, veniva utilizzato per la protezione spirituale. Il nocciolo ha una forte associazione con la saggezza: è risaputo che Fionn MacCumhaill mangiò il Salmone della Conoscenza, che a sua volta aveva mangiato una nocciola dal Pozzo della Saggezza, che gli donò la saggezza di cui aveva bisogno per diventare il capo dei guerrieri Fianna.
Il fiume Foyle che attraversa Derry~Londonderry
La cultura celtica venerava tutti questi alberi, ma il più importante era la possente e longeva quercia, considerata la regina del bosco (o dell'allora foresta pluviale temperata).
Questa venerazione è stata sfruttata dai primi cristiani in Irlanda, dove diversi siti cristiani sono fortemente associati al bosco di querce. Ne sono un esempio Kildare, dove Santa Brigida fondò la sua abbazia, che prende il nome da Cill Dara, cioè "chiesa di quercia", e la città di Derry~Londonderry che prende il nome da Doire Cholmcille, o "bosco di querce di Colmcille", un santo patrono irlandese. San Colmcille, uno dei santi patroni d'Irlanda insieme a San Patrizio e a Santa Brigida, fondò il suo monastero nel 542 d.C., costruendolo proprio al centro di un bosco di quercia, luogo sacro per i Druidi.
Come spiega la guida turistica David Douglas di Derrie Danders Tours: "lo avrebbe fatto per ragioni politiche. All'epoca le persone veneravano gli alberi, perciò fondò lì il suo monastero per dire 'questo è il nuovo modo'".
I querceti originali di Derry~Londonderry sono da tempo sfruttati per il loro prezioso legno e le querce che si trovano oggi nei parchi cittadini sono delle neonate in confronto a questi grandi alberi. I visitatori che desiderano conoscere da vicino le foreste pluviali temperate d'Irlanda possono seguire Martin Bradley, guida turistica e paleo-ecologista di Derry per Foyle Trails, nei suoi tour guidati alla scoperta dei paesaggi e degli habitat nel nord-ovest.
Per l'esperienza "Mythology and Ecology of a Celtic Rainforest", Martin si reca nella vicina contea di Tyrone per svelare ai visitatori il ricco folklore e la mitologia che si sono sviluppati intorno agli alberi e alle specie vegetali celtiche.
Le foreste e i boschi irlandesi sono ancora portali affascinanti e variegati per il passato. Molti rifugi in rovina e resti di insediamenti risalgono a secoli, se non addirittura millenni fa. A Courtown Woods, l'alta croce di Kilbride, risalente al V secolo, sorge tra antichi boschi coesistenti con le faggete, i castagneti e le sequoie californiane piantate nel XIX secolo dal V conte Stopford.
Nel Cuilcagh Lakelands Geopark, nella contea di Fermanagh, la Lough Navar Forest si affaccia sul lago nel quale affiorano i resti di una "crannog", un'isola artificiale agricola dell'Età del Bronzo. Tra i 520 ettari di latifoglie e conifere che costeggiano il Lough Erne Inferiore, nella Castle Archdale Forest potrai esplorare una fortificazione del XVII secolo oltre a pontili ed edifici strategici della seconda guerra mondiale.
Lo scrittore Derek Sinnamon a Mountsandel Wood, contea di Londonderry
Il mio girovagare per i boschi dell'Irlanda del Nord mi ha portato al Mountsandel Wood, un bosco di latifoglie nei pressi di Coleraine, lungo il fiume Bann, a sud della bellissima costa settentrionale di Antrim. Lì incontro Derek Sinnamon, autore di Reflections on the Bann, che ha un legame speciale con questo bosco e il misterioso forte di terra ricoperto di erba al suo centro.
Anche lui ha cari ricordi di famiglia, di quando faceva rotolare le uova di Pasqua dipinte giù da queste colline, ma più di recente si è lasciato affascinare dai ricordi decisamente più antichi che questi pendii lungo il fiume custodiscono. Il forte in sé non è stato oggetto di scavi, e ancora è da capire se si tratti di una motta anglonormanna del XII secolo o se sia ancora più antica. Proprio dietro il forte, tuttavia, si trova uno scavo archeologico del 1973 che ha evidenziato le tracce del più antico insediamento umano d'Irlanda, risalente a quasi 10.000 anni fa.
Mountsandel Wood, contea di Londonderry
Lo sappiamo perché, a differenza dei molti strumenti in pietra rinvenuti qui, è stato possibile datare al carbonio i resti di materia organica che si sono conservati nel terreno a bassa acidità. I resti delle capanne e i loro focolari disseminati di ossa di pesce e gusci di nocciole bruciacchiati testimoniano la vita della famiglia di cacciatori mesolitici insediata tra queste colline alberate.
I cacciatori avevano scelto questo luogo per la sua vista panoramica sulla terra e sul mare e per le sue numerose fonti di cibo: salmone e altri pesci del fiume di marea, anguille nell'ultimo tratto del loro viaggio dal Mar dei Sargassi al Lough Neagh, noci e mele selvatiche nei boschi circostanti e forse colombacci, lepri o cinghiali da cacciare.
Mountsandel Fort, contea di Londonderry
Più tardi, torno al forte da solo e mi siedo sul margine della collina, osservando gli aironi in picchiata e i gabbiani che si accalcano sul fiume sottostante.
Ascolto la vita del bosco che mi circonda e la vita che sta al di là da questo, il lontano ma caratteristico rumore di pneumatici sull'asfalto, un decespugliatore al sole, un aereo che solca il cielo, e mi chiedo quali suoni avrebbe sentito quella famiglia mesolitica quando tutti i rumori dell'uomo moderno non affollavano l'etere e tutti i suoni del mondo naturale di 10.000 anni erano amplificati. Probabilmente un cacciatore sapeva come ascoltare correttamente una foresta.
Nella mia ultima serata mi stabilisco nel lusso discreto del Burrenmore Nest, poco più a nord lungo la costa atlantica a Downhill Woods, dove, dopo una breve passeggiata si raggiunge il più fitto boschetto di pecci di Sitka d'Irlanda, lo straordinario Mussenden Temple e Downhill Demesne e, a pochi minuti di auto da splendide spiagge sabbiose. Arrivo in tempo per ammirare il tramonto su Magilligan Point e Inishowen.
All'imbrunire mi immergo nella mia vasca idromassaggio personale sotto uno dei quattro lodge sopraelevati che assicurano il massimo della privacy tra i sempreverdi: il mio è il Peacock's Roost, che prende il nome da una famiglia di pavoni che verso quest'ora ama salire sui rami degli alberi qui intorno per trascorrere la notte al riparo.
Trascorro la maggior parte del bagno a vasca spenta per godere a pieno della quiete della vicina cascata che si tuffa tra le rocce, mentre i miei vicini dalle piume iridescenti mi salutano con il loro lamento distintivo. Dormo come il proverbiale ghiro e, al sorgere del sole, spalanco le finestre per ascoltare il coro mattutino dalla comodità del mio letto. Nessun altro giorno mi aveva accolto con un tale risveglio. Mi alzo per iniziare la giornata, profondamente rinvigorito.